A cosa serve la Business Intelligence?

In questo articolo parleremo degli strumenti di analisi delle informazioni per pura necessità di Business.

Come avevamo spiegato ormai diversi anni fa su questo articolo di questo blog, vi era in atto una trasformazione del web non più inteso come raccolta di documenti ma come pura raccolta di dati.

In tutto il decennio appena trascorso sono aumentati a dismisura gli applicativi che generano dati: cose, animali, piante e persone generano ogni giorno milioni di dati attraverso qualsiasi tipo applicativi di qualsiasi natura (IoT, Industria 4.0, social, web, forum, ecommerce, ERP…).

Ai tempi della scrittura di questo articolo avevo posto una domanda: 

politica di apertura o di chiusura delle informazioni aziendali (ovviamente non parliamo delle informazioni riservate dei dipendenti o coperte da GDPR)? la risposta l’avremmo ricevuta soltanto in futuro. Oggi possiamo certamente dire che le aziende, per cogliere maggiori opportunità di business, sono quasi obbligate a condividere tutte le informazioni con il pubblico. Il cliente, ad esempio, è abituato da tempo a leggere le recensioni che descrivono la qualità di servizio o del prodotto. Se un’azienda, che lancia un prodotto, non prevede la possibilità di acquisire recensioni allora potrebbe avere minori opportunità di business.

Il discorso non vale solo per l’apertura dei dati verso il grande pubblico (dipende molto dal tipo di business) ma, in generale, dalla condivisione verso uno o più partner esterni all’organizzazione; per cogliere, ad esempio, le opportunità del cloud le aziende devono accettare di esporre i propri dati presso i partner provider.

Quando si parla di condivisione dati si sottintendono logiche di interfaccia applicativa o integrazioni che ogni azienda deve governare ed implementare. Sono esplosi quindi sistemi applicativi di ETL (Extract/Transform/Load).

Oggi quindi, andando oltre, la domanda che le organizzazioni devono porsi sarebbe: 

con tutta questa mole di dati riesco a creare informazioni utili e, di conseguenza, valore per la mia organizzazione?

In questi anni sono nate terminologie come data scientist, BigData, DataLake, data integrator… che hanno come unico scopo la progettazione e lo sviluppo di applicativi per rispondere alla domanda sopra.

Esistono quindi persone e tecnologie che, seguendo una determinata strategia, riescono a rispondere tranquillamente alla domanda che abbiamo fatto sopra. Da una parte ci sono evidenti vantaggi di riduzione dei processi decisionali e dall’altra un utilizzo intelligente dei dati attraverso algoritmi che se usati bene offrono spunti per nuove opportunità di business.

Software e Hardware nella quarta rivoluzione industriale

Nell’era della quarta rivoluzione industriale, anche un blog come informaticagestionale.it non può non parlare di macchine industriali.

Infatti, nell’ultimo periodo, vi è sempre più una stretta connessione tra il software e le “cose connesse a internet”.

Per “cose connesse a internet” intendiamo le macchine industriali (un’azienda può averne tante di diverso tipo), gli asset di supporto, la strumentazione, e così via.

In un’industria va da se che se abbiamo oggetti collegati a internet e questi oggetti producono costi e ricavi, allora la connessione con soluzioni software integrate ERP è semplicemente una conseguenza di questa rivoluzione, ed in questo senso il blog intende occuparsene.

Stanno infatti nascendo soluzioni software per integrare all’interno della propria base dati “oggetti” di qualsiasi natura. Tutto ciò permette di mantenere aggiornati, in maniera molto precisa, i costi diretti ed indiretti di produzione, identificare eventuali inefficienze, capire quali sono i colli di bottiglia all’interno del processo produttivo ecc…

Con la connessione tra hardware e software si tende quindi ad ottimizzare il più possibile il flusso informativo riducendo gli errori e minimizzando sia i tempi che i costi.

Il blog metterà a disposizione dei propri utenti esempi e casi d’utilizzo dell’IIOT (Industrial Internet Of Things) attraverso il gestionale Idempiere ERP + BPM + FlowItems + NodeRed. 

Tutti prodotti opensource, liberi da licenza e che ormai hanno raggiunto livelli di maturità di tipo professionale per qualsiasi settore di mercato.

Va nella sezione “laboratorio gestionale” per accedere ai tutorial.

Punti da prendere in considerazione prima di procedere con la migrazione dei sistemi informatici

Vorrei condividere alcune problematiche sorte durante una migrazione dei sistemi informatici durante una mia esperienza di lavoro.

Ovviamente non posso scrivere il nome del gestionale ERP però mi sento in dovere di mettere nero su bianco tutto ciò che dovrebbe essere considerato prima di iniziare una costosa collaborazione con qualche fornitore o partner.

Ecco una lista di domande da prendere assolutamente in considerazione:

Il software è completamente verticalizzato al mio settore oppure necessita di sviluppi per adattarlo? Può capitare che un gestionale anche famoso potrebbe non andare bene per un determinato settore. In questo caso il software dovrà essere adattato; nella maggior parte dei casi questo comporta una serie di problematiche difficili da gestire: un software adattato deve prima di tutto essere integrato con il resto del gestionale, testato e soltanto dopo può essere rilasciato. La personalizzazione fa lievitare i costi e non è detto che, al termine, il software sia di buona qualità. Tutto dipende da quale metodologia di sviluppo ha utilizzato il fornitore partner.  Molte volte, per risparmiare tempo e denaro, si preferisce fare uno sviluppo approssimativo che potrebbe compromettere il funzionamento di tutto il sistema gestionale (e non solo della personalizzazione). L’obiettivo è di scegliere un gestionale il più possibile adatto al mio mercato di riferimento.

  • Quante verticalizzazioni possiede il gestionale? Maggiori sono le verticalizzazioni e maggiore sarà l’esperienza del gestionale sui diversi mercati. Nel caso di adattamenti i fornitori potrebbero avvalersi ad altre verticalizzazioni per proporre una soluzione già testata e sviluppata risparmiando tempo e denaro.

 

  • Quanti partner possiede il gestionale? Maggiori sono i partner e migliore sarà l’offerta software. Nel caso dovessero nascere problemi con un partner si potrebbe chiedere assistenza ad altri fornitori.

 

  • Il sistema è flessibile? È facilmente adattabile ai cambiamenti di mercato? Possiede una logica a plugin in modo da poter fare adattamenti in maniera economica e tempestiva? Molti gestionali utilizzano logiche di adattamento ai continui cambiamenti di mercato attraverso l’ausilio di plugin. I plugin sono software indipendenti (spesso sviluppati dai partner) che aumentano la capacità applicativa funzionale del gestionale nativo. Sono molte volte già semi integrati con il gestionale. Questa soluzione è sicuramente meno costosa e più affidabile rispetto a creare software ad hoc eterogenei  per poi integrarli con il gestionale

 

  • Il gestionale funziona con più sistemi operativi? Anche se la risposta potrebbe essere scontata, purtroppo, ci sono gestionali sul mercato che funzionano soltanto con un sistema operativo. Se in un’azienda coesistono, per necessità, diversi sistemi operativi allora l’adozione di questi software potrebbe essere un problema (considerando che ad oggi c’è semnpre più richiesta di accedere al gestionale anche attraverso mobile)

 

  • È adattabile con qualsiasi device? PC,  tablet o smartphone? se un gestionale aziendale deve durare nel tempo allora deve essere adattabile anche a tutti i dispositivi mobile. Nel futuro, infatti, saremo sempre più connessi ai device mobile anche per scopi lavorativi

Software OpenSource a Milano

Il 12 marzo del 2013, presso il comune di Milano, è stata approvata la mozione (presentata dal M5S) per l’acquisizione del software openSource all’interno degli uffici comunali.

Il testo della mozione è visualizzabile attraverso il seguente link http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/2013/03/open-source-al-comune-di-milano-approvata-mozione-m5s.html.

In linea di principio, sono favorevole al software OpenSource all’interno della pubblica amministrazione.  I vantaggi, sopratutto economici, li abbiamo elencati più volte su questo blog.

Analizzando a fondo il documento di mozione bisognerebbe far chiarezza sopratutto su alcuni aspetti del punto 5:

5. il Software Open Source offre indiscussi vantaggi che le Pubbliche Amministrazioni possono trarre dalla sua adozione, come: accesso al codice sorgente garantendo il pieno controllo sulle operazioni svolte dal software; indipendenza dal fornitore; la possibilità di sviluppare autonomamente nuove funzionalità del software; i minori costi di licenza; la possibilità di utilizzare sempre l’ultima versione del prodotto software; la possibilità di riuso di applicazioni sviluppate da altre Pubbliche Amministrazioni; la comprovata qualità delle applicazioni Open Source; l’uso di formati standard aperti, universalmente riconosciuti e stabili nel tempo; pieno rispetto dei Dlgs e delle direttive nazionali.

L’indipendenza dal fornitore ed i minori costi di licenza sono fuori discussione. Anche in questo blog si è parlato dei vantaggi che offre l’OpenSource. (vedi http://www.informaticagestionale.it/index.php/2012/06/le-piccole-e-medie-imprese-ed-i-sistemi-informativi-possibile-soluzione-in-tempo-di-crisi/)

I punti che hanno bisogno di un’analisi più approfondita riguardano invece: la possibilità di sviluppare nuove funzionalità del software e la possibilità di utilizzare sempre l’ultima versione del prodotto.

Questi due punti possono essere tra loro contrapposti:

  • Per una customizzazione può essere necessario una modifica sostanziale al codice sorgente di un software. Questa modifica, in qualche caso, escluderebbe la possibilità di essere sempre aggiornati con l’ultima versione del sistema. Ad esempio, se per la modifica è necessario un intervento nel “motore” dell’applicazione, difficilmente l’applicazione sarà compatibile con le nuove versioni. Infatti, le comunità di sviluppo OpenSource rilasciano le nuove versioni sulla base del codice sorgente preesistente ignorando le modifiche effettuate nella pubblica amministrazione. Questo problema potrebbe essere evitato se l’amministrazione pubblica entrerebbe a far parte della community di sviluppo (ad esempio come utente di sistema). In questo modo tutte le modifiche fatte per la PA vengono rese disponibili per tutta la comunità ed il passaggio ad altre amministrazioni pubbliche verrebbe quasi automatico.
  • E’ necessario prevedere che ogni modifica fatta al software debba essere accompagnata da dettagliata documentazione tecnica. Questo eviterebbe il monopolio da parte di fornitori o personale specializzato che eseguono le modifiche e rendono incomprensibile il codice per essere gli unici a poter metterci le mani in futuro.
  • Le modifiche dovranno essere eseguite secondo criteri di sviluppo definite dalla comunità di sviluppo in modo da rendere il software di qualità e sempre compatibile con le future versioni.
  • Non tutto il software OpenSource è uguale. Ci sono software OpenSource già consolidati che possono essere adottati sin da subito (penso ad alcune versioni del sistema Linux), altri, che per essere adottati, richiedono maggiore attenzione; ad esempio i vari gestionali o alcuni software per la creazione di report. Questi saranno sistemi che, statisticamente, subiranno maggiori modifiche. In questo blog abbiamo spiegato anche con quali caratteristiche scegliere un software opensource: la dimensione della community di sviluppo (più è grossa e più il software sarà manutenuto e verticalizzato su vari settori), le frequenza degli aggiornamenti, il numero di utilizzatori finali, le impressioni sul software, le tecnologie di sviluppo…

In generale comunque,

E’ un bene che oggi le amministrazioni comunali discutano sull’adozione o meno del software OpenSource. Tutto ciò non farà che migliorare la qualità dei servizi IT nelle PA.

Hai bisogno di un software gestionale?

Hai una certa esigenza e pensi che un software gestionale possa esserti utile per i tuoi scopi?
Vuoi trovare un modo veloce, preciso ed automatizzato per gestire i tuoi processi aziendali? ad esempio il magazzino, la logistica, la produzione?

Prima di buttarti su un progetto informatico affidandoti ad un fornitore prova a tenere sempre in considerazione questi punti fondamentali:

Leggi tutto “Hai bisogno di un software gestionale?”