Categoria: Cloud

  • Caso d’uso IOT: gestione parco macchine aziendale attraverso l’interfaccia OBD2 e TAG NFC

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    In questo articolo vorremmo porre l’attenzione sulla gestione del parco macchine aziendale.

    Le tecnologie utilizzate sono:

    Molte delle app messe a disposizione integrano le funzionalità dello smartphone (GPS, navigatore, connettività) con le funzionalità dell’interfaccia ODB2.

    Oltre a dare informazioni relative alla diagnosi dell’automobile, alla velocità, ai giri motori ecc.. le app sono in grado di tracciare il percorso dell’automobile, di definire lo stile di guida del conducente (accelerazioni, brusche frenate), il numero dei km effettuati…

    tutto questo è possibile spendendo relativamente poco e può farlo chiunque sia dotato di un automobile.

    La nostra soluzione integrata offre ulteriori funzionalità per la gestione del parco macchine.

    Grazie alla connettività degli smartphone è possibile collegarsi istantaneamente al nostro servizio in cloud ed è possibile impostare il prossimo tagliando, il numero di km effettuati, chi e come viene utilizzata la macchina, il tempo medio di guida, il costo del carburante, i consumi, lo stato dell’automobile…inoltre il sistema avvisa attraverso “alert” (telegram o email) quando sta per scadere una revisione o quando l’auto ha bisogno di manutenzione. Attraverso l’interfaccia OBD2, se ci sono problemi, viene inviato un segnale in remoto che imposta lo stato della macchina “in manutenzione”.

    Tutte le informazioni vengono messe a disposizione dal sistema con l’obiettivo di ottimizzare e controllare i costi attuali e futuri.

    Oltre a questo, in qualsiasi momento, possiamo interagire con il sistema semplicemente avvicinando lo smartphone al tag NFC oppure scannerizzando il QRCode che viene associato al momento della creazione dell’anagrafica dell’automobile.

    I tag NFC sono acquistabili su questi link (oppure prendete tag NFC compatibili con il vostro lettore NFC, tra cui quello consigliato sotto)

    Molti smartphone sono dotati di lettore NFC, altrimenti si può scegliere un classico lettore NFC (controllate solo che il lettore relativo al link sia correttamente compatibile con i TAG NFC che avete acquistato).

  • Una nuova soluzione in cloud per industria 4.0

     

     

    InformaticaGestionale.it da quando si occupa anche di IIOT (Industrial Internet Of Things) è alla ricerca di soluzioni che possono essere utili sopratutto alle esigenze dei nostri lettori (piccole e medie imprese manifatturiere o di servizio).

    Sul mercato esistono già svariate soluzioni. Quello che vi proponiamo è l’integrazione di diverse software “eccellenti” ognuna per il proprio campo di applicazione. Il tutto offerto in modalità “cloud“.

     

    Sfruttando protocolli riconosciuti a livello mondiale e tecnologie d’avanguardia siamo in grado di proporre un sistema che gestisce gli asset aziendali o le macchine industriali connettendole con il sistema integrato gestionale ERP.

  • ERP di ultima generazione e massima flessibilità

    In questo articolo ci piacerebbe segnalare un altro importante gestionale OpenSource che sta riscuotendo molte attenzioni dal mondo enterprise.

    ODOO (che deriva da OpenERP) è un gestionale ERP OpenSource che fa della sua struttura modulare una delle caratteristiche principali che permette al sistema di adattarsi facilmente alle mutazioni di mercato.

    Come accennato parecchie volte su questo blog, sopratutto per ciò che riguarda gli ERP aziendali: la flessibilità e l’adattabilità del software risultano essere, attualmente, un’ottima determinante per la buona riuscita di un progetto informatico.

    Con Odoo è possibile installare facilmente app di diversa natura direttamente sul proprio ambiente. E’ possibile avere anche una versione in cloud e, grazie alla sua natura opensource, si ha la possibilità di trovare facilmente diversi partner “concorrenti” sul mercato.

    La gestione di un sistema informatico attraverso app permette gli utilizzatori di poter scegliere il modulo che meglio si addice al proprio mercato di riferimento. Questo fa risparmiare costi e tempi di sviluppo. Le aziende utilizzatrici possono inoltre decidere di sviluppare un proprio modulo per avere una maggiore customizzazione sui propri processi aziendali.

    Sviluppare attraverso moduli permette di concentrarsi soltanto sull’unità logica di business che si vuole implementare tralasciando al framework tutti gli aspetti indiretti relativi al sistema gestionale (autorizzazione degli accessi, ruoli, utenti, sicurezza del dato…).

  • Problemi con i fornitori del gestionale aziendale

    Se state leggendo questo articolo vuol dire che state avendo grossi problemi con i vostri fornitori dei sistemi informatici aziendali.

    Su questo blog sono state ripetute più volte le ragioni per cui bisogna essere sicuri non solo del sistema informatico ma anche del fornitore a cui affidarsi. Questa scelta potrebbe rilevarsi cruciale anche per la buona riuscita del progetto.

    Più un’azienda lavora in un mercato altamente flessibile e più la scelta del software e del fornitore deve essere fatta in maniera altamente professionale e specializzata.

    Introdurre un ERP in azienda non è mai una soluzione semplice. Se il progetto è gestito bene allora tutto il business ne trarrà un grosso vantaggio. Se, invece, è gestito male allora i costi “indiretti” potrebbero aumentare esponenzialmente.

    Ma quali sono le problematiche più comuni quando si parte con un progetto ERP.

    Ci sono problematiche endogene cioè che dipendono dalla struttura organizzativa, dal grado di informatizzazione del personale e così via… e problematiche esogene che dipendono da fattori esterni tra cui anche i rapporti con i fornitori.

    In questo articolo ci concentriamo sui rapporti con i fornitori e come possa incidere sulla buona gestione di un ERP aziendale. Al di là della definizione degli aspetti contrattuali (su cui l’azienda dovrebbe farsi seguire più da un legale che da un tecnico) che stabiliscono i prezzi, la manutenzione, le date del go-live e così via è necessario anzitutto trovare fornitori che ispirino fiducia su lungo periodo.

    Aziende ben strutturate e con un buon modello di business in grado di lavorare in maniera agevole in un mercato in continua evoluzione e cambiamenti.

    Purtroppo, buona parte dei fornitori di sistemi ERP, utilizzano ancora schemi che andavano bene qualche decennio fa ma che oggi sono completamente inadatti. Ad esempio, se i fornitori lavorano con prodotti ERP poco flessibili e poco adattabili a livello utente, è facile immaginarsi che si trovano in un periodo di grosse difficoltà sia per i rapporti con i propri clienti che per l’aspetto economico finanziario. Infatti, oggi il mercato richiede continue evoluzioni al sistema informatico. Se il sistema è predisposto per essere facilmente adattato alle nuove esigenze allora nessun problema (a volte potrebbe modificarlo direttamente il cliente) se il sistema è poco flessibile (come la maggior parte dei sistemi ERP) allora i fornitori sono continuamente chiamati a nuovi e costosi sviluppi. In alcuni casi gli sviluppi possono anche essere fatturati al cliente (previa trattativa), in altri invece, devono essere per forza gestiti extra fattura.

    Faccio un esempio, se il fornitore è partner  di un prodotto ERP che ha da poco aggiornato la release, è certo che dovrà aggiornare la versione anche per i suoi clienti. Ciò comporta test e sviluppi per ogni personalizzazione fatta per ogni cliente e queste modifiche, non potendo essere fatturate, sono soltanto costi extra per il fornitore.

    A questo punto pare chiaro che un fornitore in grado di rimanere bene sul mercato è colui che utilizza anzitutto un software facilmente customizzabile a livello utente e poi che le varie personalizzazioni fatte ai clienti siano sviluppate in modo che qualsiasi aggiornamento futuro non implichi problematiche che dovranno essere gestiti con nuovi sviluppi extra.

    Per questo motivo, se un’azienda non ha esperienza di sistemi informatici, sarebbe bene che si facesse seguire da un consulente esperto prima di adottare qualsiasi sistema ERP.

    Se vuoi saperne di più non esitare a contattarci.

  • InformaticaGestionale.it crea per voi ChatBot Telegram

     

    InformaticaGestionale.it offre ai propri lettori la possibilità di avere un chatbot telegram gratuitamente del proprio sito istituzionale.

    Per richiedere la chatbot di navigazione telegram contattateci specificando il sito web istituzionale da rendere navigabile ed i pulsanti che si vogliono aggiungere al menu

    info@informaticagestionale.it

    Potete aggiungere pulsanti al vostro canale youtube, ad un video, ad una pagina di prenotazione, ad una pagina di iscrizione, ad una pagina di presentazione prosotti ecc…

    Ad esempio, per InformaticaGestionale.it abbiamo inserito nella ChatBot i pulsanti di navigazione “HomePage”, “LaboratorioGestionale”, “NewsLetter”, “CanaleYoutube”, “PubblicaArticolo”, “Contatti”.

    Unico vincolo: non più di 7 pulsanti!

    Clicca sulla freccia azzurra per vedere l’esempio della ChatBot del nostro sito

  • ChatBOT per attività commerciali e pubblica amministrazione

    I ChatBot si stanno affermando sempre di più come tecnologia innovativa per il grande pubblico e per le imprese. Si tratta di contatti di una normalissima chat con l’unica differenza che dietro questi contatti non c’è un essere umano ma un robot.

    Quindi tecnologie come intelligenza artificiale, automatismo, internet of things, bigdata attraverso le ChatBot trovano un nuovo campo di applicazione.

    InternetOfThings.com ha sviluppato un’infrastruttura che offre ai propri utenti la possibilità di creazione di una ChatBot per la navigazione al proprio sito. Oltre alla ChatBot offre anche una semplice statistica su chi e su quali contenuti ha visitato il bot.

    Permette anche la modifica in tempo reale dei bottoni di navigazione sulla ChatBot.

    Ecco alcuni esempi di ChatBot Telegram

     

    InterOfThingsBOT: ChatBot di InterOfThings con tanti progetti ed esempi innovativi

    HistoricalBOT: ChatBot che ti presenta tutti i punti di interesse storici vicini la tua posizione. Si può scegliere tra periodo antico, moderno, contemporaneo, medioevo

    CheckTheWorldBOT: ChatBot che ti presenta tutti i punti di interesse vicini la tua posizione e prelevati da wikipedia

    Per altre informazioni:

     

    http://www.interofthings.com/contacts/

  • FlowItems: come tenere traccia dei propri asset aziendali

    FlowItems è una webapp che consente la tracciabilita e la condivisione di qualsiasi bene aziendale.

    https://youtu.be/2RK2XVTB4NM

    Funziona con un normalissimo smartphone ed attraverso qrcode o Tag NFC applicato su un particolare dispositivo è possibile:

    1. tenere traccia in ogni momento dello stato in cui si trova l’oggetto
    2. Fare un check in sull’oggetto in modo da prenderlo in carico
    3. Consultare i dettagli dell’oggetto
    4. Conoscere lo storico dell’oggetto

    Per qualsiasi informazione consultare il sito web di riferimento:

    www.interofthings.com

  • Quando vale la pena spostarsi su cloud pubblici?

    Già da diverso tempo le aziende stanno valutando soluzioni cloud per ricoprire determinate esigenze aziendali.

    Il cloud (nuvola), lo ricordiamo per chi ancora non lo sapesse, non è nient’altro che una modalità di erogazione dei servizi informatici in modalità on demand attraverso internet. Un banalissimo esempio cloud è il Cloud Storage, ovvero, una sorta di disco fisso al quale si può accedere come un normalissimo disco ma che in realtà si trova fisicamente sulla “nuvola”, cioè, internet.

    Inutile ripetere quali sono i vantaggi principali nell’adozione di soluzioni in cloud pubblici, ne ricordiamo giusto alcuni:

    • il passaggio da costi fissi a costi variabili delle infrastrutture informatiche in alcuni casi può essere un enorme vantaggio a livello finanziario
    • manutenzione e aggiornamenti applicativi completamente trasparenti all’utente finale
    • gestione licenze vantaggiose: in molti casi è possibile attivare e disattivare le utenze con un semplice click senza dover rimettere in discussione fastidiosi contratti commerciali con i fornitori

    la domanda che ci poniamo però è: Quando vale la pena spostarsi su cloud pubblici?

    Ovvero, non sempre la soluzione Cloud, può risultare vantaggiosa per un’azienda. Bisogna conoscere molto bene quali sono le esigenze aziendali tenendo in considerazione che più i processi sono standardizzati e le funzionalità richieste sono semplici e ben definite allora più è semplice introdurre soluzioni cloud.

    Ad esempio, è molto facile introdurre il cloud per soluzioni di posta elettronica, team working, istant messaging, document share, storage ecc…tutte queste applicazioni hanno infatti una specifica funzionalità e rispondono a determinate esigenze ben definite.

    Per queste soluzioni, l’unica preoccupazione, potrebbero essere le politiche di protezione dei dati aziendali (dal momento che i dati aziendali sono conservati generalmente da altre società private).

    Per soluzioni più complesse come i gestionali ERP, CRM, BI si dovrebbe fare prima una buona analisi AS-IS e TO-BE aziendale (in modo da standardizzare il più possibile i processi), dopo di che, si può pensare al cloud come modalità di fruizione dei servizi informatici.

    Queste soluzioni, essendo multi-funzionalità, generalmente hanno bisogno di applicazioni flessibili. Il cloud, in alcuni casi, non riesce ad essere così flessibile o customizzabile come si richiede; pertanto, è indispensabile fare un’analisi accurata delle esigenze aziendale e valutare se le soluzioni cloud presenti sul mercato siano realmente adatte all’azienda nonostante tutti i vantaggi sopra elencati.

  • Software gestionali e Human Interaction

    Tra le tante problematiche affrontate nella mia esperienza professionale ce n’è una che sta tornando di moda: come migliorare l’usabilità dei sistemi informatici gestionali.

     

    La questione sta tornando di moda perchè chi commissiona un software gestionale è ormai attratto dall’estrema facilità di utilizzo dei software presenti sul mercato in modalità cloud e che magari non hanno nulla a che vedere con un gestionale aziendale.

    (altro…)

  • Protezione e condivisione dei dati, come fare?

    La domanda che ci poniamo (e che si porranno tutte le aziende sensibili all’argomento) è questa: Possiamo sfruttare tutti i vantaggi della condivisione mantenendo comunque un buon grado di protezione dei dati?

    La domanda nasce dalla comodità di poter condividere informazioni di qualsiasi tipo, in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo.

    Esistono, a livello commerciale, molti sistemi che permettono la condivisione delle informazioni. Molte, sfruttando il “cloud” (un server di terze parti), conservano le informazioni e le rendono disponibili in qualsiasi momento ad altri dispositivi client associati.

    La tecnologia risulta molto comoda per la facilità di condivisione dei dati anche di grosse dimensioni ma molti già si domandano se sia un bene o un male conservare i propri dati sensibili, riservati o comunque aziendali su un server commerciale di terze parti.

    Le aziende sensibili all’argomento hanno in realtà a disposizione diverse tecnologie che possono, quantomeno, arginare il problema. Noi del blog ve ne proponiamo due (quelle che secondo noi sarebbero le principali e valide alternative) che non consentirebbero l’archiviazione dei dati privati su server esterni. Cercando attentamente in rete è comunque possibile trovarne altre.

    OwnCloud:

    uno strumento opensource in grado di gestire e condividere file di qualsiasi natura. Utilizza un cloud che può essere installato direttamente sulla rete privata aziendale. Ovviamente, per consentire la condivisione dei file dall’esterno della rete privata, sarà necessario rendere pubblico il servizio e la porta sulla quale gira.

    Esistono app anche per dispositivi mobile

    Guarda la demo

    BTSync:

    con la nuova versione di BTSync si è resa la sincronizzazione dei file molto semplice e, a nostro avviso, alla portata di tutte le utenze.

    A differenza di tutti gli altri dispositivi di file sharing BTSync non funziona con un server cloud. La sincronizzazione avviene attraverso la tecnologia Peer to Peer (P2P) in cui i singoli dispositivi sono tra loro associati attraverso una chiave di protezione. Tutte le informazioni vengono criptate. Anche in questo caso esistono app per dispositivi mobile. Link del sito.

    Un rimando anche alla sezione privacy di BTSync

    Ognuna delle tecnologie sopracitate, al netto dei bug tecnologici che rendono vulnerabile la rete, risolverebbero i problemi relativi alla riservatezza dei dati.