• ChatBOT per attività commerciali e pubblica amministrazione

    I ChatBot si stanno affermando sempre di più come tecnologia innovativa per il grande pubblico e per le imprese. Si tratta di contatti di una normalissima chat con l’unica differenza che dietro questi contatti non c’è un essere umano ma un robot.

    Quindi tecnologie come intelligenza artificiale, automatismo, internet of things, bigdata attraverso le ChatBot trovano un nuovo campo di applicazione.

    InternetOfThings.com ha sviluppato un’infrastruttura che offre ai propri utenti la possibilità di creazione di una ChatBot per la navigazione al proprio sito. Oltre alla ChatBot offre anche una semplice statistica su chi e su quali contenuti ha visitato il bot.

    Permette anche la modifica in tempo reale dei bottoni di navigazione sulla ChatBot.

    Ecco alcuni esempi di ChatBot Telegram

     

    InterOfThingsBOT: ChatBot di InterOfThings con tanti progetti ed esempi innovativi

    HistoricalBOT: ChatBot che ti presenta tutti i punti di interesse storici vicini la tua posizione. Si può scegliere tra periodo antico, moderno, contemporaneo, medioevo

    CheckTheWorldBOT: ChatBot che ti presenta tutti i punti di interesse vicini la tua posizione e prelevati da wikipedia

    Per altre informazioni:

     

    http://www.interofthings.com/contacts/

  • FlowItems: come tenere traccia dei propri asset aziendali

    FlowItems è una webapp che consente la tracciabilita e la condivisione di qualsiasi bene aziendale.

    https://youtu.be/2RK2XVTB4NM

    Funziona con un normalissimo smartphone ed attraverso qrcode o Tag NFC applicato su un particolare dispositivo è possibile:

    1. tenere traccia in ogni momento dello stato in cui si trova l’oggetto
    2. Fare un check in sull’oggetto in modo da prenderlo in carico
    3. Consultare i dettagli dell’oggetto
    4. Conoscere lo storico dell’oggetto

    Per qualsiasi informazione consultare il sito web di riferimento:

    www.interofthings.com

  • OpenSource e flessibilità dei mercati

    La crisi economica ha portato molte aziende a ridefinire il proprio modello di business. In diversi casi si è resa necessaria una vera e propria ridefinizione dei propri processi aziendali. Tutto ciò per rendere l’azienda più flessibile ed in grado stare al passo con le esigenze di mercato.

    Una maggiore flessibilità entra sicuramente in conflitto con strutture aziendali rigide che fanno fatica ad attivare il cambiamento.

    Stesso discorso vale per gli strumenti informatici di supporto. Applicazioni rigide che consentono customizzazioni lente e costose non aiutano il processo di cambiamento per le imprese.

     

    Sotto questo punto di vista le aziende si stanno attrezzando con strumenti informatici più flessibili, facilmente customizzabili, con miglior politica di pricing, innovativi e, soprattutto, aperti ad ogni tipo di innovazione.

    Se pensiamo bene, queste caratteristiche sono proprie dei sistemi opensource.

     

    Ed infatti, se dovessimo guardare alla situazione attuale, scopriamo che:

    1. l’innovazione in tutte le aree dell’informatica è dominata dalle piattaforme Open Source (cit. John Mark Walker)
    2. il trend di crescita dei sistemi Open Source, in base ad un sondaggio su 64 paesi, sembra essere molto positiva. Tra le leve per cui si preferisce l’OpenSource troviamo:
      1. qualità dei prodotti
      2. funzionalità all’avanguardia, competitive ed innovative
      3. sistemi facilmente customizzabili
      4. possibilità di non essere completamente legati ad un unico fornitore

     

    Inoltre l’open source si sta affermando anche nelle tecnologie più moderne come BigData e InternetOfThings.

     

    Dal nostro punto di vista le imprese devono essere aiutate a capire meglio quali sono le reali potenzialità dei prodotti Open Source.

    In genere, infatti, la maggioranza delle persone “non addette ai lavori” che devono prendere decisioni non ne riescono a cogliere le opportunità e rischiano di far prevalere applicazioni che “sanno vendersi meglio” attraverso campagne di marketing finalizzate allo sviluppo del prodotto.

     

    Quello che queste persone dovrebbero chiedersi (nel mercato di oggi) è…il sistema è perfetto adesso; ma tra qualche mese o qualche anno sarà ancora così?

  • Quando vale la pena spostarsi su cloud pubblici?

    Già da diverso tempo le aziende stanno valutando soluzioni cloud per ricoprire determinate esigenze aziendali.

    Il cloud (nuvola), lo ricordiamo per chi ancora non lo sapesse, non è nient’altro che una modalità di erogazione dei servizi informatici in modalità on demand attraverso internet. Un banalissimo esempio cloud è il Cloud Storage, ovvero, una sorta di disco fisso al quale si può accedere come un normalissimo disco ma che in realtà si trova fisicamente sulla “nuvola”, cioè, internet.

    Inutile ripetere quali sono i vantaggi principali nell’adozione di soluzioni in cloud pubblici, ne ricordiamo giusto alcuni:

    • il passaggio da costi fissi a costi variabili delle infrastrutture informatiche in alcuni casi può essere un enorme vantaggio a livello finanziario
    • manutenzione e aggiornamenti applicativi completamente trasparenti all’utente finale
    • gestione licenze vantaggiose: in molti casi è possibile attivare e disattivare le utenze con un semplice click senza dover rimettere in discussione fastidiosi contratti commerciali con i fornitori

    la domanda che ci poniamo però è: Quando vale la pena spostarsi su cloud pubblici?

    Ovvero, non sempre la soluzione Cloud, può risultare vantaggiosa per un’azienda. Bisogna conoscere molto bene quali sono le esigenze aziendali tenendo in considerazione che più i processi sono standardizzati e le funzionalità richieste sono semplici e ben definite allora più è semplice introdurre soluzioni cloud.

    Ad esempio, è molto facile introdurre il cloud per soluzioni di posta elettronica, team working, istant messaging, document share, storage ecc…tutte queste applicazioni hanno infatti una specifica funzionalità e rispondono a determinate esigenze ben definite.

    Per queste soluzioni, l’unica preoccupazione, potrebbero essere le politiche di protezione dei dati aziendali (dal momento che i dati aziendali sono conservati generalmente da altre società private).

    Per soluzioni più complesse come i gestionali ERP, CRM, BI si dovrebbe fare prima una buona analisi AS-IS e TO-BE aziendale (in modo da standardizzare il più possibile i processi), dopo di che, si può pensare al cloud come modalità di fruizione dei servizi informatici.

    Queste soluzioni, essendo multi-funzionalità, generalmente hanno bisogno di applicazioni flessibili. Il cloud, in alcuni casi, non riesce ad essere così flessibile o customizzabile come si richiede; pertanto, è indispensabile fare un’analisi accurata delle esigenze aziendale e valutare se le soluzioni cloud presenti sul mercato siano realmente adatte all’azienda nonostante tutti i vantaggi sopra elencati.

  • Flessibilità dei mercati ed adattamento delle piattaforme informatiche

    Se vi occupate dell’IT in un’azienda, molto probabilmente vi sarà capitato di avere a che fare con i continui adattamenti dei sistemi informatici alla flessibilità di mercato.

    Vi sarà capitato di avviare un progetto e, dopo un anno, rendersi conto che le esigenze aziendali erano già cambiate. In questo caso sarete corsi ai ripari cercando di sistemare il progetto già in essere mettendo delle pezze o facendo sviluppare “nuove features”.

    Proprio per questo motivo, in tantissime occasioni, sul blog abbiamo spiegato l’importanza di adottare software altamente flessibile.

    Per flessibilità di un software si intende appunto la facilità di adattamento ai cambiamenti interni ed esterni all’azienda.

    Con il tempo, molti sistemi gestionali, si sono attrezzati in modo da poter installare plugin (addon) completamente integrati con il software stesso ed in grado di rispondere a qualsiasi esigenza.

    Questa soluzione permette di non intaccare il “cuore” del gestionale (si deve sapere che ogni modifica di codice al sistema originale può comportare malfunzionamenti al sistema stesso ed occorre necessariamente fare ulteriori e costosi test) e di semplificare notevolmente lo sviluppo del plugin concentrandosi soltanto sulle esigenze da risolvere.

    Inoltre è probabile che, prima della vostra azienda, già un’altra realtà aziendale aveva bisogno di risolvere lo stesso tipo di esigenza. Sarà quindi facile trovare un plugin già costruito che risolva quel particolare problema.

    Questa soluzione, come avrete capito, farà risparmiare tempo e soldi di sviluppo.

    E’ una soluzione che vale la pena adottare soltanto se il gestionale in questione adotta una politica di espansione a plugin, presenta molte verticalizzazioni ed è utilizzato da un numero sufficientemente grande di aziende.

    Nel caso in cui non si è deciso di avviare un progetto informatico con strumenti flessibili allora molto probabilmente la vostra azienda sarà invasa da software eterogeneo con conseguente aumento dei costi di manutenzione ed aumento di ridondanza di dati spesso difficili da sincronizzare.

    In questi casi si ha la percezione di rispondere in tempi brevi e costi ridotti alle continue richieste di mercato. In realtà, con il tempo, se non si adottano adeguate politiche di integrazione tra i sistemi, i costi di gestione aumenteranno esponenzialmente.

  • Punti da prendere in considerazione prima di procedere con la migrazione dei sistemi informatici

    Vorrei condividere alcune problematiche sorte durante una migrazione dei sistemi informatici durante una mia esperienza di lavoro.

    Ovviamente non posso scrivere il nome del gestionale ERP però mi sento in dovere di mettere nero su bianco tutto ciò che dovrebbe essere considerato prima di iniziare una costosa collaborazione con qualche fornitore o partner.

    Ecco una lista di domande da prendere assolutamente in considerazione:

    Il software è completamente verticalizzato al mio settore oppure necessita di sviluppi per adattarlo? Può capitare che un gestionale anche famoso potrebbe non andare bene per un determinato settore. In questo caso il software dovrà essere adattato; nella maggior parte dei casi questo comporta una serie di problematiche difficili da gestire: un software adattato deve prima di tutto essere integrato con il resto del gestionale, testato e soltanto dopo può essere rilasciato. La personalizzazione fa lievitare i costi e non è detto che, al termine, il software sia di buona qualità. Tutto dipende da quale metodologia di sviluppo ha utilizzato il fornitore partner.  Molte volte, per risparmiare tempo e denaro, si preferisce fare uno sviluppo approssimativo che potrebbe compromettere il funzionamento di tutto il sistema gestionale (e non solo della personalizzazione). L’obiettivo è di scegliere un gestionale il più possibile adatto al mio mercato di riferimento.

    • Quante verticalizzazioni possiede il gestionale? Maggiori sono le verticalizzazioni e maggiore sarà l’esperienza del gestionale sui diversi mercati. Nel caso di adattamenti i fornitori potrebbero avvalersi ad altre verticalizzazioni per proporre una soluzione già testata e sviluppata risparmiando tempo e denaro.

     

    • Quanti partner possiede il gestionale? Maggiori sono i partner e migliore sarà l’offerta software. Nel caso dovessero nascere problemi con un partner si potrebbe chiedere assistenza ad altri fornitori.

     

    • Il sistema è flessibile? È facilmente adattabile ai cambiamenti di mercato? Possiede una logica a plugin in modo da poter fare adattamenti in maniera economica e tempestiva? Molti gestionali utilizzano logiche di adattamento ai continui cambiamenti di mercato attraverso l’ausilio di plugin. I plugin sono software indipendenti (spesso sviluppati dai partner) che aumentano la capacità applicativa funzionale del gestionale nativo. Sono molte volte già semi integrati con il gestionale. Questa soluzione è sicuramente meno costosa e più affidabile rispetto a creare software ad hoc eterogenei  per poi integrarli con il gestionale

     

    • Il gestionale funziona con più sistemi operativi? Anche se la risposta potrebbe essere scontata, purtroppo, ci sono gestionali sul mercato che funzionano soltanto con un sistema operativo. Se in un’azienda coesistono, per necessità, diversi sistemi operativi allora l’adozione di questi software potrebbe essere un problema (considerando che ad oggi c’è semnpre più richiesta di accedere al gestionale anche attraverso mobile)

     

    • È adattabile con qualsiasi device? PC,  tablet o smartphone? se un gestionale aziendale deve durare nel tempo allora deve essere adattabile anche a tutti i dispositivi mobile. Nel futuro, infatti, saremo sempre più connessi ai device mobile anche per scopi lavorativi
  • TimeMap, prova anche tu la mappa storica per ogni itinerario turistico

    Se sei una struttura alberghiera, un agriturismo, un ostello o hai una qualsiasi attività che ha a che fare con il turismo allora copia e incolla gratuitamente questo codice nelle tue pagine html.

    <iframe width="700" height="790" src="http://www.informaticagestionale.it/KnowMap/mappe/timeMap.html?lat=42.718507&lon=12.110745" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>

    (ATTENZIONE: se inserite il codice nelle vostre pagine HTML informate i lettori che vengono installati cookie di terse parti di google analytics secondo queste policy)
    la pagina originale http://www.informaticagestionale.it/KnowMap/mappe/timeMap.html?lat=42.718507&lon=12.110745 possiede il corretto banner informativo

     

    guarda le istruzioni

    ATTENZIONE: per cambiare il luogo di riferimento della mappa basta inserire la nuova latitudine e longitudine direttamente sul codice a questa altezza “…lat=42.718507&lon=12.110745“.

    E’ possibile ottenere la latitudine e la longitudine di una città direttamente su questo sito web

    http://www.coordinate-gps.it/

    inserire il nome del paese e poi cliccare su “trova coordinate GPS”.

    Una volta copiato il codice, ogni utente potrà visualizzare l’edificio storico filtrando in base ad una determinata epoca: antico, medioevo, moderno, contemporaneo.

     

     

    Buon divertimento!

  • Videosorveglianza economica e sicura

    easy quite expensive 1 day

    Prima di partire per le vacanze estive ho pensato che sarebbe stato utile creare una videosorveglianza in modo da poter controllare la casa anche a centinaia di chilometri di distanza.

    La mia idea era di installare una webcam in un punto strategico della casa e, grazie al mini-pc raspberry ed al software opensource Motion (in grado di captare i movimenti in casa), di ricevere le foto direttamente sul mio smartphone attraverso l’applicazione telegram.

    Per la buona riuscita del progetto è necessario dotarsi di:

    • raspberry
    • connessione internet
    • creazione account telegram
    • creazione di un bot che invia automaticamente le foto al tuo smartphone (ovviamente per motivi di privacy non è possibile utilizzare il bot creato da me).
    • webcam collegata al raspberry
    • installazione telegram sul proprio smartphone

     

    wp-1474114066957.jpg

    in particolare ho utilizzato i seguenti prodotti (in tutto sono all’incirca 100 euro escluso lo smartphone)

     

     

    una volta che l’hardware è stato correttamente installato (si tratta semplicemente di collegare la ethernet e la webcam al raspberry) si dovrà procedere con la configurazione del software:

    1. installazione motion sul raspberry
    2. creazione di un bot scrivendo al botFather di telegram
    3. configurazione del software motion

     

    wp-1474114044207.jpg
    attivazione videosorveglianza attraverso TAG NFC

    Si potrà attivare e disattivare la sorveglianza in qualsiasi momento utilizzando le funzionalità web di motion.

    Al termine della configurazione, ogni volta che qualcuno tenta di passare davanti la webcam, partirà una foto istantanea direttamente sul tuo smartphone.

    allarme intrusione con foto sullo smartphone attraverso telegram
    allarme intrusione con foto sullo smartphone attraverso telegram

    Se sei interessato ai dettagli del progetto saremo lieti di inviarti i file di configurazione iscrivendoti alla nostra newsletter o direttamente al blog.

    Altrimenti puoi visitare il sito www.interofthings.com e chiedere un preventivo del progetto chiavi in mano.

  • Guida pratica a Idempiere ERP

     

     

     

    Una guida utile per chi volesse utilizzare il gestionale aziendale ERP Idempiere per la propria azienda.

    [pdf-embedder url=”http://www.informaticagestionale.it/wp-content/uploads/2016/09/IntroduzioneaIdempiereERP.pdf” title=”IdempiereERP”]

    DOWNLOAD

  • I RISCHI DEL WEB PARLANO GLI ESPERTI – GIOVEDI’ 19 MAGGIO, ORE 20.30, ROZZANO

    Se vi chiedessi che fine fa una foto o un vostro messaggio privato inviato attraverso un normalissimo social network, voi cosa rispondete?

    siete sicuri che questo messaggio arrivi soltanto alla persona interessata? siamo sicuri che di questo messaggio o fotografia non ne rimane più traccia nel tempo?

    se volete le risposte…

    partecipa anche tu all’evento “I RISCHI DEL WEB: EDUCARE ALLA RETE”.

    i rischi del web

    Saranno presenti due esperti in materia che risponderanno ad ogni vostra domanda.

    Giovedì 19 Maggio ore 20.30,

    l’evento è ospitato in Sala Conferenze del Centro Culturale in Cascina Grande in via Togliatti a Rozzano,