Come impostare le performance aziendali

Dal menù principale entriamo nella sezione contabilità e controllo di gestione.
Nella maschera Calcolo Misure Performance creiamo una nuova misura che chiamiamo numero di prodotti venduti.

Ci sono diversi metodi per fare calcoli di performance. In questo caso non faccio altro che fare delle query sul database per ottenere il numero dei prodotti che ho venduto fino ad oggi.

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A quale partner posso affidare il progetto di un nuovo sistema informatico gestionale?

Un imprenditore che vuole avere un sistema informatico per gestire i propri processi operativi aziendali si rivolge molto spesso ad un partner già presente in azienda. Ad esempio un’ impresa potrebbe chiedere al partner che fornisce il sistema di contabilità se può sviluppare un modulo per gestire anche altre funzionalità.
Questa tipologia di approccio al problema potrebbe essere una soluzione ma occorre sempre tenere in considerazione alcune cose che sono state ampiamente discusse su questo portale.

affidabilità e qualità dei dati: in un sistema i dati dovrebbero teoricamente essere sempre corretti. Purtroppo per via della natura complessa di un gestionale (che interagisce con diversi sistemi) questo non sempre accade.
– nel caso in cui i parametri di qualità e affidabilità del dato non vengano rispettati come si comporta il fornitore partner? corregge solo il caso in questione oppure cerca di individuare qual è stato il problema ed interviene nel sistema affinchè non si verifichi più?
– esistono dei parametri di sicurezza? è possibile che chiunque possa eliminare un dato aziendale dal sistema oppure esistono dei controlli di eliminazione dei dati?
– quanto è configurabile il sistema a livello utente? è necessario ogni volta chiamare il fornitore oppure molte cose sono personalizzabili a livello utente?
– se si volessero apportare modifiche al sistema il partner è in grado di sviluppare e testare in tempi e costi ragionevoli? in genere questa caratteristica dipende dalla metodologia di sviluppo software del fornitore. Esistono fornitori che non avendo procedure di sviluppo adeguate rischiano di rendere un sistema ancora più instabile con perdita di qualità del dato e di performance.
– il partner garantisce una buona qualità di assistenza? ad esempio, se il sistema si dovesse bloccare di sabato il partner prevede la reperibilità?
– sono previste le normali manutenzioni al sistema al di fuori dagli orari di lavoro aziendali?
– sono previste sessioni di test e formazione per gli utenti aziendali?

Inserire un nuovo sistema informatico aziendale non è un’ operazione semplice. Un sistema potrebbe rispondere molto bene a livello funzionale ma potrebbe presentare anche seri problemi di performance o qualità dei dati. La qualità del dato è molto importante per un’azienda.
Qualsiasi informazione che si vuole estrarre a livello direttivo o strategico presuppone che i dati prelevati a livello operativo siano sicuri, corretti ed affidabili.

Quali tipologie di software gestionale esistono attualmente sul mercato?

Con il passare del tempo i software gestionali hanno subito importanti evoluzioni per venire incontro alle esigenze delle aziende e del mercato sul quale esse operano.

Come faccio ad orientarmi nella scelta del miglior software gestionale per l’azienda?

come già accennato in precedenza questa decisione deve essere presa con un certo criterio al fine di evitare spiacevoli inconvenienti. In questo articolo vi daremo alcuni spunti di riflessione che vale la pena prendere in considerazione.

Senza prendere in considerazione tempi e costi di sviluppo la prima tipologia di software presente a grandissima offerta sul mercato riguarda le soluzioni ad-hoc.

Sono molti gli imprenditori che richiedono questo tipo di prodotto. Per loro, infatti, il progetto risulterebbe più veloce, più economico e, sopratutto, più tangibile visto che se ne possono vedere da subito i risultati.

Se l’esigenza aziendale non muta nel tempo e rimane circoscritta al motivo per cui è stato costruito il software ad-hoc allora nessun problema. Se, invece, le esigenze dell’azienda cambiano ed il software costruito non è in grado di supportare tale esigenza allora nascono i primi problemi.

Chi gestisce lo sviluppo si troverà di fronte al problema se utilizzare lo stesso software per creare le nuove funzionalità oppure se costruirne uno da zero. La seconda strada in genere non è mai la migliore perchè un domani si potrebbero avere seri problemi di integrazione tra software eterogenei con possibile perdita di dati o di performance. La prima strada invece incrementa di nuove funzionalità un software già esistente con conseguente riduzione di tempi e costi di sviluppo.
Seguendo costantemente la prima strada ci si troverà prima o poi ad avere una soluzione ricca di funzionalità create ad-hoc per l’azienda. In poche parole ci si avvicinerà di molto ad un gestionale aziendale integrato (come ad esempio un ERP).

Che cos’è un ERP lo rimandiamo ad un altro articolo. Per adesso ci basta sapere che si tratta di un sistema complesso che integra in un unica soluzione tutte le funzionalità che di base dovrebbe avere un’azienda: gestione magazzino, gestione anagrafiche cliente, fornitore, dipendenti, gestione contabilità, gestione produzione, gestione progetti…

Il sistema integrato ERP fa parte di un’altra tipologia di gestionale presente sul mercato. Con una buona analisi aziendale ed una buona valutazione del progetto informatico si potrebbe da subito capire in cosa vale la pena investire. Se in un sistema integrato o in un software ad-hoc che sarà continuamente aggiornato.

Un‘ altra tipologia di gestionale che dovrebbero avere tutte le aziende è il software per la contabilità. Sul mercato esistono centinaia di questi prodotti e tutti con le stesse principali funzionalità: scritture in prima nota, gestione dei registri IVA e delle liquidazioni IVA, report per il bilancio contabile.

Esistono poi altri software standard come quelli per la gestione della produzione, gestione del budgeting, controllo di gestione che nella maggiorparte dei casi vengono inglobati in sistemi ERP.

Come affrontare l’ingresso di un nuovo gestionale in azienda?

In questo articolo si vogliono dare alcune indicazioni per non andare incontro a brutte sorprese o, addirittura, rischiare di far fallire il progetto.
Un progetto informatico gestionale, come già accennato più volte, richiede una grossa disponibilità di risorse. Sono progetti di lunga durata e, molto presumibilmente, potrebbero subire variazioni in futuro.
Una buona analisi e pianificazione iniziale potrebbe ridurre di molto il rischio di fallimento.
Una prima regola da tenere in considerazione è che un progetto informatico gestionale non è composto soltanto dalla componente tecnica informatica. Un nuovo sistema informativo aziendale prevede anche una buona dose di pianificazione e riprogettazione dei processi operativi, direzionali e talvolta strategici aziendali.
Questo vuol dire che tutto il personale interno all’azienda (con le loro competenze e background culturale) verrà coinvolto all’interno del progetto. E’ indispensabile quindi prevedere da subito sessioni di formazione, laddove ce ne sia necessità, per migliorare l’utilizzo dei sistemi informatici soprattutto nei reparti operativi.
Senza un “buon utilizzo” dei sistemi informatici nei processi operativi si produrrebbe una perdita di informazioni che comprometterebbero la qualità del dato anche ai livelli alti della gerarchia aziendale. Il risultato più comune è che i responsabili aziendali non si fidano più delle informazioni che gli arrivano dai reparti produttivi e ricercano il “dato” nella solita maniera tradizionale alla quale sono più abituati (verbalmente o attraverso informazioni cartacee) .
Sotto questo punto di vista l’azienda potrebbe aver investito molti soldi per un buon sistema informatico ma, di fatto, non riesce a sfruttarne i benefici per problemi interni (come quello descritto sopra) che non sono stati presi in considerazione.
Ecco i principali punti da prendere in considerazione prima di affrontare un processo di migrazione ad un nuovo sistema informatico:
  1. Analisi AS-IS aziendale: situazione attuale aziendale ed individuazione dei principali processi critici di business al fine di ottimizzarli
  2. Analisi TO-BE: analisi effettuata dopo le ipotesi di reingegnerizzazione e di “ristrutturazione” aziendale
  3. Scelta di un buon prodotto informatico che rispetti i canoni di scalabilità ed estendibilità e sia facilmente configurabile a livello utente
  4. Scelta di un buon partner che accompagni l’azienda lungo tutto il suo processo d’informatizzazione
  5. Pianificare sessioni di formazione e di test

Evitare inutili incomprensioni con chi “vende” il sistema: com’è fatto un gestionale?

Purtroppo molti imprenditori non conoscono la vera complessità di un gestionale aziendale. Questa mancanza d’informazione potrebbe far nascere incomprensioni tra chi “compra” e chi lo “vende”.
Tante volte, infatti, un’imprenditore chiede al fornitore di arricchire il proprio gestionale con una nuova funzionalità. In alcuni casi, però, tale funzionalità (su alcuni tipi di sistemi) potrebbe richiedere molto tempo e alti costi di sviluppo. Da quì nascono le incomprensioni.
Un sistema gestionale con una buona architettura potrebbe far ridurre notevolmente il costo di futuri sviluppi ed adattamenti aziendali. Sotto questo punto di vista l’architettura risulta essere di fondamentale importanza e per tale motivo ne faremo un rapido accenno.
Come è fatta l’architettura di un gestionale aziendale?
Per fare un esempio possiamo paragonare un software gestionale ad un’abitazione:
una casa è composta da tanti sistemi che interagiscono tra loro. Per ognuno di questi sistemi esistono esperti del settore capaci di intervenire, ottimizzarli e migliorarli nel tempo. Pensiamo ad esempio all’impianto idraulico, all’impianto elettrico oppure alla struttura portante ecc…
Un software gestionale, come per un’abitazione, è composto da tanti sistemi tra loro interagenti:
  • Il database è un sistema capace di mantenere e gestire tutti i dati aziendali. Senza di esso un gestionale aziendale sarebbe “vuoto” e non produrrebbe niente. Il database è già di per se un sistema molto complesso e la modalità con cui fornisce i dati al software potrebbe compromettere le performance del sistema in generale. Gli esperti di questo sistema si chiamano amministratori del database e molte volte, se l’azienda non ha personale interno esperto in materia, viene fornito direttamente da chi offre il software.
  • Il codice sorgente è come se fosse il materiale con cui viene costruita l’intera struttura portante dell’abitazione. Migliore è questo materiale e come viene impiegato e migliore sarà la qualità del software. Un software OpenSource, ad esempio, viene sviluppato in modo tale che il codice sorgente possa essere continuamente aggiornato senza che nuove versioni rendano instabile il sistema.
  • Il portafoglio applicativo di un gestionale è l’insieme di tutte le funzionalità del sistema. Un po’ come una casa dotata di riscaldamento centralizzato o sistema di allarme ecc… l’imprenditore dovrebbe essere messo in condizione di capire se il portafoglio applicativo del gestionale ha una buona copertura funzionale per l’azienda. In poche parole dovrebbe capire se, allo stato attuale, il gestionale copre già una buona parte dei propri processi operativi, direzionali e strategici aziendali. Nel caso contrario dovrebbe capire quanto costa predisporre l’applicazione affinchè vengano coperte buona parte delle esigenze dell’azienda. Esistono sistemi in grado di coprire buona parte dei processi semplicemente modificando la configurazione del software a livello utente o a livello di database.